PASQUA DI RESURREZIONE – PREPARAZIONE

PASQUA DI RESURREZIONE – PREPARAZIONE

L’UMILTA’ 

Iniziamo oggi, a due settimane dalla Pasqua, un cammino di ricordo, di morte e resurrezione.

Cosa mi aspetto dalla vita?

Cos’è la vita?

Prendi in mano l’opportunità di uscire dalla corsa quotidiana per portare un sentire spirituale in ciò che stai facendo.

Fai si che la distrazione esca dalla tua vita per permetterti di essere in ascolto di ciò che è vero e di ciò che è eterno.

E’ tempo di fare un vero cammino interiore, con un sentire pratico, concreto di ciò che è davvero essere spirituali, occorrono basi solide, radici profonde che prendono nutrimento da antiche culture sapienziali, da insegnamenti trasmessi da bocca a orecchio.

Che questo periodo di Pasqua sia un’occasione preziosa per iniziare a mettere fondamenta, per continuare ad essere degli esempi di amore e perdono, essere costruttori del nuovo mondo.

Uno dei principi fondamentali su cui lavorare e portare l’attenzione è l’Umiltà.

Ti parlerò di questo principio e ti darò alcuni esercizi pratici per iniziare a coltivarla.

L’umiltà è la prima qualità importante di un ricercatore della verità, di un uomo o di una donna che desiderano con ardore andare oltre le apparenze e abbracciare finalmente il senso di gioia che, come dicono i maestri, è onnipresente.

Senza umiltà non ascoltiamo davvero, senza umiltà siamo al servizio del volere personale, senza umiltà pensiamo al nostro tornaconto personale, senza umiltà continuiamo ad essere separati l’uno dall’altro.

Il maestro Gesù camminava tra la gente e portava guarigione con le mani, con la parola, apriva i cuori col suo solo sguardo, con profonda umiltà ci ha detto che lui compieva miracoli e che noi avremmo potuto fare molto di più.

Che essere speciale! Quanto abbiamo ancora da imparare dal suo esempio!

E’ umile chi lavora la terra e conosce i ritmi della natura, è umile il bambino che non sa camminare e si tiene la mano della madre, è umile l’anziano che perde la sua forza e chiede aiuto a chi gli è vicino. Chi è debole e ha una storia di sofferenza non è forse più capace di guardare nei cuori degli uomini con purezza?

Il mio maestro Anton Ponce de Leon, che se n’è andato a dicembre dell’anno scorso, ci diceva sempre che i maestri che aveva conosciuto sulle Ande e che vivono a debita distanza dalle città, erano esseri di profonda umiltà.
Facevano cose incredibili utilizzando delle facoltà umane che sono ancora sconosciute a molti e, nonostante ciò, erano profondamente umili.

Vi parlo del mio maestro perché l’ho vissuto sulla mia carne, ho visto con quanta umiltà insegnava e serviva, ho sentito quanto amore metteva senza limiti in ogni cosa che faceva.

Era al servizio permanentemente e dava spazio ad ogni persona di poter esprimere la propria visione e i propri sentimenti. E nello spazio che dava agli altri lui era in un ascolto amorevole e presente, nessun giudizio trapelava mai dai suoi occhi.

Solo con umiltà puoi riconoscere con sincerità i tuoi errori e dirigerti verso un cammino diverso, aprendoti all’amore per te stesso e per gli altri.

Solo partendo dall’umiltà puoi accedere al regno del Padre.

Non ti è concessa altra via, l’umiltà elimina i tuoi limiti, i tuoi difetti e ti apre a sentire la compassione verso la tua natura umana.

MEDITAZIONE

Compra una candela che durerà tutto il periodo da ora fino a Pasqua.

Accendi la candela e contempla la fiamma.

Respira profondamente mantenendo la connessione visiva con la luce della candela.
Osserva nella fiamma il principio dell’umiltà.
Chiedi alla fiamma di insegnarti l’umiltà.

Rimani per qualche minuto in ascolto del respiro e dell’umiltà nella fiamma.

Poi immagina: Dietro al fuoco della fiamma c’è il sole splendente che sorgerà ogni giorno mantenendo il suo patto di fedeltà e donando luce al giorno degli uomini,
Chiedi al sole dietro alla fiamma di insegnarti l’umiltà e senti che questo sole che illumina la fiamma illumina anche il tuo cuore.

Rimani per qualche minuto in ascolto del respiro, dell’umiltà della fiamma, del sole e del tuo cuore.

Poi ripeti questa affermazione:

Oh Sole, fonte di luce, tu che spazzi via l’oscurità, spalanca il cancello dell’orizzonte.

Che il fuoco sacro bruci tutti i miei difetti e i miei errori per poter servire meglio. 

(Per 5 volte)

Mi inchino con umiltà al tuo sapere, sia fatta la tua non la mia volontà.

SIA FATTA LA TUA, NON LA MIA VOLONTA’.

Per 3 volte

Da ora e per sempre senti la fiamma accesa nel tuo cuore.

PRATICA QUOTIDIANA

Il sole è eternamente presente e dona i suoi raggi senza fare calcoli.

Non ti basta farlo solo nella meditazione, ma fa si che questa pratica del ricordo del sole nel cuore sia costante, soprattutto quando senti mancare le forze per affrontare la giornata, quando non riesci ad uscire da un pensiero ossessivo, quando senti ogni forma di dolore.

Durante la giornata osserva il centro del tuo cuore e la fiamma accesa, senti la sensazione di umiltà e servizio, la sensazione di amore senza condizioni, e brilla da quel centro.

Fai questo esercizio più volte al giorno.

Che l’amore brilli sempre nei nostri cuori.

 

Con Amore,

Roberta YogaMunay

 

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