COSMOVISIONE ANDINA – LA CHAKANA
La Chakana o Croce Andina è un simbolo che racchiude in sè l’intero Universo.
E’ un simbolo che va meditato e respirato per coglierne la semplicità e la complessità nello stesso momento. Quanto più la mente lascia spazio ad una nuova concezione della vita quanto questo simbolo insegna e chiarisce vari aspetti.
Chakana o chacana è una parola di origine quechua, l’antica lingua del popolo andino assieme all’aymara, che ancora oggi è parlata diffusamente soprattutto in Perù e in Bolivia.
Secondo alcune fonti, Chakana deriva dall’unione di chaka (ponte, unione) e hanan (alto, grande), e quindi sta a significare “unione con l’Hanan Pacha”, ossia ‘il mondo di sopra’ in cui vivono le divinità. Secondo altri deriva da tawa chakana, ovvero “quattro scalini”, ad indicare comunque un collegamento tra la luce e l’oscurità dei mondi.
La Chakana, è una croce a scaloni con dodici punte, di cui quattro per lato, e con un cerchio al centro. In un armonia di figure geometriche essa raffigura la cosmovisione andina.
Chakana è altresì la denominazione della cosiddetta “Costellazione Madre dei Popoli Originari Andini”, la Cruz del Sur (la Croce del Sud), una costellazione dell’emisfero australe che in lingua aymara viene definita Pusi Wara, ovvero “quattro stelle” (“Alfa”, “Beta”, “Gamma”, “Delta”).
Nell’universo andino esistono mondi paralleli, simultanei e comunicanti tra loro. La comunicazione tra questi mondo è affidata alle entità naturali e spirituali, ed è rappresentata proprio dalla Chakana.
La Chakana simboleggia la visione del cosmo ma anche i tre livelli di vita incaici:
Uku Pacha, il mondo inferiore, che rappresenta la morte ed è raffigurato dal serpente.
Kay Pacha, questo mondo, ovvero la Vita e raffigurato dal puma.
Hanan Pacha, il mondo superiore, legato alle divinità celestiali, al sole, alla luna, alle stelle e agli spiriti degli Apu, rappresentato dal condor.
Al centro della croce andina è posto un cerchio vuoto, che presumibilmente rappresenta il cerchio infinito della vita e l’ombelico del mondo Inca, ovvero Cuzco (che deriva dal quechua ‘qosqo’, ossia “centro”).
IL NUMERO QUATTRO – TAWA
I dodici angoli presenti nella croce rappresentano i mesi dell’anno, mentre i quattro bracci rappresentano i quattro punti cardinali. I quattro lati raffigurano le quattro stagioni (da sinistra in basso e in senso orario: primavera, estate, autunno e inverno) scanditi dai tempi della terra (semina e raccolta).
Nella cosmovisione andina di fondamentale importanza è il numero quattro: rappresenta la perfezione, l’equilibrio, l’armonia.
Lo si ritrova anche nella suddivisione dell’impero incaico, il Tawantinsuyu, ovvero una raffigurazione spaziale simbolica a seconda dei punti cardinali e delle zone geografiche: tutte convergono al Cusco, l’epicentro dell’impero.
IL NUMERO TRE
Ma fondamentale quanto frequente è anche il numero tre, come le tre leggi morali che sono raffigurate negli scalini di ogni quadrante della Chakana.
Il primo scalone è occupato dal principio morale dell’onestà: “Ama llulla”, ovvero “non mentire”, con l’invito a tutti gli uomini a comportarsi in modo onesto.
Il secondo livello corrisponde al principio della lealtà e del rispetto “Ama suwa”, norma di condotta su cui si basava la vita dell’intera comunità e che regolava il principio della condivisione (“non rubare”).
Il terzo livello del lato sinistro del mondo reale lo occupa la norma “Ama qella”, che indica il lavoro costante utile per la crescita della comunità e dell’impero (“non essere pigro”). Queste tre norme rendono solido il principio fondante della comunità andina: l’ayllu, la mutua solidarietà.
LA DUALITA’
La Chakana è altresì attraversata da due linee che rappresentano la dualità.
Una centrale o verticale che rappresenta l’elemento maschile; nella concezione andina, corrispondente anche alla “creazione”, allo “Spirito”.
Una orizzontale, che corrisponde all’elemento femminile, al “creato”, alla “materia”, ovvero alla “pachamama” (Madre Terra).
Quando le linee dell’elemento maschile e femminile si uniscono e si sovrappongono all’altezza del cuore, formano la Chakana.
La Chakana è sintesi della dualità nelle relazioni uomo-donna o tra gli elementi maschili e femminili. Ma anche tra la parte superiore e la parte inferiore, ovvero cielo/terra, mondo superiore/mondo inferiore, o tra destra e sinistra, giorno e notte, sole e luna.
Ad un ulteriore livello, c’è anche la suddivisione dei “Tahuan”, ovvero complementarietà, corrispondenza, aiuto reciproco, interrelazione (da cui appunto prende il nome Tawantinsuyu, l’impero incaico).
La Chakana riassume tutti questi simboli, ed è l’elemento ordinatore della società andina, il regolamento non scritto che disciplina la convivenza tra gli uomini, della coppia, della famiglia, della comunità.
Il simbolo della Chakana è raffigurato spesso in artefatti, sia tessili che preziosi, ma soprattutto è presente nei luoghi sacri e lungo tutto il territorio andino e dell’impero incaico: a Tiahuanaco in Bolivia, nell’Isola della Luna e in quella del Sole sul lago Titicaca, a Chavin de Huantar in Perù, a Cuzco, ma si è diffusa in tutto l’impero incaico raggiungendo anche l’Ecuador e il Cile.