FAVOLA SUL TERZO OCCHIO E IL CUORE

FAVOLA SUL TERZO OCCHIO E IL CUORE


I due occhi, l’occhio destro e l’occhio sinistro, vivevano ormai da tempo sopra le guance e sotto la fronte.

Condividevano le risa e i pianti, si accendevano di amore alla vista della meraviglia della Natura, ardevano di passione di fronte a una sfida e si demoralizzavano quando qualcosa non andava come previsto. Ogni emozione traspariva e fuoriusciva dal loro sguardo.

Un giorno l’occhio destro guardò l’occhio sinistro e lo vide triste, oscurato e silenzioso così gli chiese cosa stesse succedendo.

L’occhio sinistro, che stava semplicemente in meditazione, rispose che stava in ascolto. L’occhio destro, che aveva il sole in fronte a sé, disse che non doveva stare lì in quello stato, che la vita era bella e luminosa e che bisognava andare avanti a fare tante cose. C’era da esplorare il mondo e non aveva senso restare lì fermo a contemplare il buio quando la luce era così forte e intensa.

L’occhio sinistro si sentì in difetto, mise in dubbio il suo bisogno di silenzio e di ascolto, stimolato dalle parole dell’occhio destro e interruppe il suo stato di meditazione.

Così iniziò a seguire l’occhio destro in ogni suo viaggio verso il sole ma la sua tristezza e il suo bisogno di solitudine e di silenzio non facevano che pulsare sulla sua palpebra sempre più forte.

Un giorno la luna oscurò il sole e si aprì un terzo occhio proprio al centro tra i due ma più in alto, tra le sopracciglia.

L’occhio sinistro iniziò a sentire una nuova fonte di luce che non era più il riflesso della luce che vedeva il sole attraverso l’occhio destro, ma era una luce totale che lui percepiva come immenso silenzio e grande vuoto.

Lì dentro entrò perché aveva capito. Quando l’eclissi terminò l’occhio destro si ritrovò da solo, non trovava più l’occhio sinistro e iniziò a urlare: “Dove sei! io ho bisogno di te mio compagno di viaggi! ho bisogno di condividere con te quello che vedo e che conosco.”

Nessuna risposta arrivò per molto tempo.

Ogni giorno l’occhio destro, quando si svegliava, chiamava l’occhio sinistro, fiducioso che sarebbe ritornato ma nulla. Allora sorse un dubbio alle orecchie dell’occhio destro, comprese che non poteva più aspettarsi nulla guardando fuori e che avrebbe potuto solo ascoltare dentro di lui.

Iniziò a sentire una pulsazione e si domandò da dove venisse e sentì una voce.

Il cuore gli parlò:

da tempo immemore aspetto che tu volga a me il tuo sguardo, ti amo e comprendo più di ogni altra cosa le tue illusioni e la tua visione parziale. Se vorrai veramente rincontrare il tuo compagno allora concediti al mio abbraccio.”

L’occhio destro non aveva mai sentito questo genere di forza e di amore, era una cosa talmente nuova, faceva un pò paura perché pensava che non avrebbe più visto il mondo come prima ma il suo desiderio era così forte che cedette…
Un’esplosione, una visione, un concerto d’amore…. i due occhi tornarono a vedersi, veramente, non più accecati dalle loro insicurezze e false certezze e iniziarono una danza tra cuore e terzo occhio, celebrando la sacra unione del sole e della luna, sostenendo e nutrendo il maschile e il femminile espresso in loro, inchinandosi ogni volta alla grandezza dell’Universo, al potere del cuore di Dio che si manifesta ogni giorno in ognuno di noi.

With Love, Con Amor
Roberta

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