COLORE ROSSO
QUALITA’: RADICE, BASE, SPIRITO DI SOPRAVVIVENZA, IMPULSO PRIMORDIALE.
Il colore Rosso è quello che ci fa iniziare il viaggio. E’ il colore che ha la vibrazione più bassa dello spettro dei colori e, per questo, ci spinge ad entrare in contatto con ciò che è denso. Ci connette con le radici e con l’elemento Terra e ci connette con le esigenze basiche e primarie del nostro corpo: Mangiare, Proteggersi dall’esterno, Riprodursi (come senso di continuazione della specie). Ho necessità di contattare il colore rosso quando perdo contatto con la vita materiale, quando scendo in uno stato di letargia, quando non accetto il mio corpo.
Sono sulla Terra per una missione, sono nel mio corpo per comprenderne le regole. Contatto le radici dal quale nutro il mio Essere fisicamente, sento la connessione con la Madre Terra. Inspiro lentamente ed espirando emano la vocale U con una tonalità bassa. Porto l’attenzione ai piedi, alle gambe e alla zona del perineo. Tra gli organi genitale e l’ano. Continuo a vocalizzare la U prendendo nutrimento dalle radici proprio come fa un albero. Poi inizio a ripetere dentro di me:
“Terra ti sento sotto ai miei piedi, sento la tua presenza in me.
Dal rosso inizio d’impulso il viaggio, rinascendo dalle ceneri
Con fiducia cammino sulla Sacra Terra per ricordare CHI SONO”
PRATICA
CONTATTO LE RADICI
MALASANA – LA POSIZIONE DELLA GHIRLANDA
Malasana è una posizione che ci collega alle radici della Terra. Stimola il nostro centro primordiale della base che è il perineo dove risiede l’energia del colore rosso.
In questa posizione avvicino il perineo a terra aprendo il bacino e sento la forza di gravità che spinge la posizione verso Terra.
Per prendere la posizione inizio contattando Tadasana, la posizione della montagna. Contatto le radici nelle mie piante dei piedi immaginando due aperture nel centro della pianta che mi collegano con la profondità della Terra. Porto le mani giunte al cielo creando una grande estensione verso l’alto poi inizio la discesa ascoltando bene il movimento gravitazionale. Apro lateralmente la punta dei piedi e scendo con le mani giunte al petto. Vado ad aprire le ginocchia e mi aiuto a mantenere questa apertura spingendo con i gomiti verso l’esterno. Se trovo difficoltà in questa posizione e perdo l’equilibrio oppure non riesco a mantenere l’apertura delle anche posso appoggiare le mani a terra e inclinarmi leggermente in avanti col busto.
Mantenendo questa posizione stendo bene la colonna vertebrale e sento fluire in me la vita. Sono canale della vita. Sono canale tra cielo e terra. Inspirando prendo energia dalla Terra e ricarico il mio corpo contribuendo ad aumentare la mia energia vitale, espirando lascio scivolare via dal mio corpo ogni tensione e ogni timore.
VRKSASANA – POSIZIONE DELL’ALBERO
Vrksasana è la posizione dell’albero. Dal sanscrito Vrksa che vuol dire albero e asana postura.
La posizione dell’albero ci aiuta a creare un contatto solido e profondo con le nostre radici. Con questa postura rinforziamo molto le gambe che sono i nostri veicoli di spostamento nello spazio e miglioriamo il nostro equilibrio.
Dalla posizione di Tadasana (posizione della montagna)affondo bene le radici del piede sinistro verso terra e sposto il peso sul piede sinistro. Attivo il muscolo della coscia, inspiro sollevando leggermente il piede destro ed espirando prendo la caviglia destra e porto la pianta del piede sull’interno della coscia sinistra. Il piede destro spinge verso la coscia e la coscia risponde attivamente creando un collante forte nel punto di contatto. Il ginocchio destro si apre senza che avanzi la natica destra. Porto le mani giunte inizialmente al cuore. Quando sento stabile la posizione porto le mani sopra la testa mantenendo le spalle rilassate.
Per mantenere l’equilibrio in Vrksasana è necessario che io fissi con lo sguardo un punto fisso che sia su una parete piuttosto che nel vuoto.
La posizione dell’albero mi aiuta a migliorare la concentrazione, la stabilità, l’equilibrio.
Ripeto la posizione dall’altro lato per lo stesso numero di respiri.
SUPTA PADANGUSTHASANA – POSIZIONE DISTESA DEL DITO ALLUCE
Supta Padangusthasana si traduce dal sanscrito: supta significa “disteso”, pada “piede” e angustha significa “dito alluce”, pertanto il nome di quest’ asana significa “la posizione distesa del dito alluce”.
Supta Padangusthasana è una posizione estremamente distensiva per la muscolatura della schiena e della parte posteriore delle gambe. Ha quindi lo scopo di aiutarmi ad allungare la muscolatura posteriore senza uno sforzo eccessivo.
La posizione si prende da supini. Mantenendo la gamba destra estesa col piede a martello vado ad afferrare con entrambe le mani il piede sinistro. Nel caso io non riesca ad afferrare il piede posso usare il supporto di una cintura. Porto la gamba sinistra ad estendersi a 90 gradi dal suolo. Se ho difficoltà in questa fase posso piegare la gamba destra e appoggiare il piede destro a terra. Mantengo le braccia estese e spingo con le spalle verso Terra così da aumentare l’estensione della gamba. Se ho facilità a tenere entrambe le gambe distese posso portare la gamba sinistra verso il tronco e afferrare l’alluce.
Durante il trattenimento della posizione respiro profondamente sentendo la schiena che si espande e si distende appiattendosi al suolo e le gambe che si estendono posteriormente. Espirando porto sollievo dove sento tensione.