WESAK

La Cerimonia della Nuova Era

La cerimonia del Wesak è una delle cerimonie più importanti della nuova era.

Si celebra la notte del plenilunio del Toro. In questo particolare momento la spinta ascensionale è al suo culmine. La gerarchia spirituale e l’umanità si uniscono e si crea una porta.

Questa cerimonia molto antica ricorda la nascita, la morte e l’illuminazione del Buddha.Ogni anno questa cerimonia avviene fisicamente nella valle sacra del monte Kailash nell’Himalaya.

A partire dagli inizi del 1900 viene diffusa all’inizio dalla Teosofia e soprattutto da Alice Bailey, l’indicazione di celebrare tale festività come l’incontro non solo con il Buddha, ma anche con il Cristo e tutti i Maestri di quella che la Teosofia chiama Gerarchia Spirituale di Shamballa. Alice Bailey, fondatrice della Scuola Arcana suggerisce anche un rituale da seguire e delle preghiere da recitare e specifica che tale cerimonia va celebrata durante ogni plenilunio del Toro.

La cerimonia vuole unire tutte le tradizioni senza aderire a una religione particolare, vuole portare a risvegliare il maestro interiore che risiede nei cuori degli uomini.

LA TRADIZIONE

La tradizione indiana narra che 500 anni prima di Cristo il principe Gautama Siddharta raggiunse il massimo dell’illuminazione diventando così un Buddha, un risvegliato, liberato dalla necessità di ritornare ad incarnarsi di nuovo sulla terra.il Buddha muore nell’anno 483 avanti Cristo nella notte del plenilunio in Toro.

Raggiunge la soglia del nirvana, il luogo della grande liberazione. Una volta varcata quella soglia sarà libero dal doloroso ciclo della rinascita e della morte, si troverà immerso nella luce e nella beatitudine eterna.

Mentre sta per varcare quella fatidica soglia il Buddha si arresta, si volge all’indietro e guarda il genere umano sul pianeta che ha appena lasciato, vede tutti gli esseri sofferenti, malati, esposti alla violenza della natura e dei loro simili e il suo cuore compassionevole prova pietà.

Su quella soglia di beatitudine il Buddha si ferma, non ha il coraggio di proseguire e così, dinanzi a tutti i grandi esseri della gerarchia pronti ad accoglierlo formula il solenne giuramento. Infatti, ogni anno, nel momento esatto in cui si forma il plenilunio nella costellazione del toro tornerà sulla terra a portare la sua benedizione, la sua mano tesa per aiutare e incoraggiare l’evoluzione spirituale dell’umanità.

Il Cristo, suo fratello, prese su di sé una parte di questo compito e lavoro, ed entrambi sono presenti durante questa cerimonia come portatori di amore e saggezza.

IL RITUALE

La cerimonia occidentale ripete idealmente le tappe di quella che avviene nella valle sacra: un tavolo ricoperto da una tovaglia bianca riproduce, nell’intenzione, l’altare presente da millenni nella valle e su di esso vi è una coppa di cristallo ricolma d’acqua; vengono letti alcuni messaggi dei Maestri e il luogo è pieno di fiori.
I partecipanti al Wesak, infatti, sono invitati a vestirsi di bianco e a portare in dono un iris o un altro fiore senza spine, che viene messo accanto alla coppa d’acqua. Chi lo desidera può portare una bottiglietta d’acqua o un contenitore per l’acqua.

Si passa quindi a dare alcuni cenni sul significato ed origine del Wesak e a spiegare come si svolgerà la cerimonia.

Si entra nella Meditazione connettendoci con tutte le persone che in questo momento stanno celebrando il rituale del Wesak in tutto il mondo.

CAMMINO VERSO LA VALLE

Visualizzare la Valle del Wesak alle pendici del Monte Kailash in Tibet.
E’ una valle a forma d’imbuto e si restringe verso nord-est, dove una grande roccia bianca e scintillante, dalla forma di un altare, ne chiude il punto più stretto. Attorno la roccia altare le rocce formano un piccolo anfiteatro, dove a semicerchio sono disposti tutti i Maestri della Gerarchia Spirituale, quei Grandi Esseri che sono i custodi in terra del Piano di Dio per il nostro pianeta e l’umanità.
La valle è punteggiata di fiori d’iris e un torrente l’attraversa per andare ad alimentare poco lontano uno splendido e luminoso chiaro lago blu.
Una grande massa di persone è presente, in silenzioso raccoglimento e preghiera.
Visualizziamoci seduti nella valle, in mezzo a queste persone.
Sulla roccia altare c’è una coppa di cristallo colma di acqua purissima e dietro ad essa, rivolto verso noi tutti riuniti, il Cristo, il Maestro dei Maestri.

ARRIVO DEL BUDDHA E DEL CRISTO

A questo punto arriva il momento centrale del Wesak, l’arrivo del Buddha, la sua unione con il Cristo e la diffusione della grande benedizione su tutti i presenti e sull’Umanità intera.

Questo momento in assoluto silenzio dura 8 minuti.

Un punto estremamente luminoso appare il lontananza nel cielo, e si avvicina lentamente, ingrandisce, diventa sempre più abbagliante. E’ il Buddha, seduto nella posizione del loto, che risplende di una radiosa luce dorata. Arriva sopra la roccia altare e prende posto accanto al Cristo.

La benedizione del Cristo e del Buddha scende su tutti i presenti.

Al termine degli 8 minuti di silenzio

Ora il Buddha , si eleva nel cielo avvolto dalla luce, mentre nella Valle si pronuncia la Grande Invocazione a beneficio di tutti gli esseri.

GRANDE INVOCAZIONE

DAL PUNTO DI LUCE ENTRO LA MENTE DI DIO
AFFLUISCA LUCE NELLA MENTE DEGLI UOMINI
SCENDA LUCE SULLA TERRA.

DAL PUNTO DI AMORE ENTRO IL CUORE DI DIO
AFFLUISCA AMORE NEL CUORE DEGLI UOMINI,
POSSA IL CRISTO TORNARE SULLA TERRA.

DAL CENTRO OVE IL VOLERE DI DIO E’ CONOSCIUTO
IL PROPOSITO GUIDI I PICCOLI VOLERI DEGLI UOMINI,
PROPOSITO CHE I MAESTRI CONOSCONO E SERVONO.

DAL CENTRO CHE VIENE DETTO IL GENERE UMANO
SI SVOLGA IL PIANO DI AMORE E DI LUCE
E POSSA SBARRARE LA PORTA DIETRO CUI IL MALE RISIEDE.

CHE LUCE, AMORE E POTERE
RISTABILISCANO IL PIANO DIVINO SULLA TERRA.

A questo punto s’intonano tutti insieme 12 OM e al termine si recita

SIA PACE A TUTTI GLI UOMINI,
SIA BENEDETTO TUTTO CIÒ CHE VIVE

La meditazione è terminata.


A questo punto, si può mettere della musica di sottofondo oppure cantare dei canti spirituali, mentre i partecipanti si avvicinano al centro per ricevere i fiori e un po’ dell’acqua caricata. L’acqua, che è stata magnetizzata dalla presenza del Buddha e del Cristo, ha delle virtù di guarigione e di aiuto.

Questa cerimonia di comunione con l’acqua rappresenta simbolicamente proprio l‘Era dell’Acquario, cioè il Portatore d’Acqua. Con l’acqua della cerimonia si può ricaricare l’acqua nei giorni a seguire lasciandone un pò nella bottiglia e rimboccando con acqua nuova.

Il fiore andrà fatto seccare a testa in giù e conservato: lentamente rilascerà nell’ambiente in cui verrà posto la sua energia benefica. L’anno successivo, lo si ringrazierà e sostituirà con un altro fiore del Wesak.

Puoi seguire la celebrazione del Wesak ascoltando l’audio che ho preparato per te che puoi trovare nel mio canale YouTube a questo link:

 

Puoi prepararti alla cerimonia ascoltando questa diretta in cui sono stata intervistata da Andrea Grosso qualche anno fa:

 

 

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